Slow Fashion

Che cosa significa?

La locuzione Slow food di Carlo Petrini viene coniata anche per il settore della moda da Kate Fletcher nel 2007 per identificare un approccio meno consumistico e più consapevole nei confronti del mercato dell’abbigliamento e degli accessori.  E’ un invito a privilegiare la produzione di qualità a discapito di quella a basso costo e di massa. Il dilemma non è scontato, né tanto meno di facile risoluzione. Ci troviamo a dover decidere qual è il modello di consumo che vogliamo adottare e dobbiamo farlo tenendo conto di diversi fattori: la qualità, la convenienza economica, il rispetto per l’ambiente e il territorio, le tendenze della moda. Si tratta di criteri che spesso non sono convergenti e che quindi ci costringono a una scelta. Proviamo a dipanare la situazione, facendoci innanzitutto alcune domande.

SLOW FASHION E’ SOSTENIBILE?

Anche in questo caso la risposta non è scontata. Non è del tutto a basso impatto ambientale poiché non dipende dal tipo di fibre utilizzate. Tuttavia è SOSTENIBILE perché si contrappone alla produzione di massa, quindi ha comunque un minor impatto ambientale e inoltre è ETICA perché non sfrutta la manodopera a basso costo.

Slow Fashion

Che cosa significa?

La locuzione Slow food di Carlo Petrini viene coniata anche per il settore della moda da Kate Fletcher nel 2007 per identificare un approccio meno consumistico e più consapevole nei confronti del mercato dell’abbigliamento e degli accessori.  E’ un invito a privilegiare la produzione di qualità a discapito di quella a basso costo e di massa. Il dilemma non è scontato, né tanto meno di facile risoluzione. Ci troviamo a dover decidere qual è il modello di consumo che vogliamo adottare e dobbiamo farlo tenendo conto di diversi fattori: la qualità, la convenienza economica, il rispetto per l’ambiente e il territorio, le tendenze della moda. Si tratta di criteri che spesso non sono convergenti e che quindi ci costringono a una scelta. Proviamo a dipanare la situazione, facendoci innanzitutto alcune domande.

SLOW FASHION E’ SOSTENIBILE?

Anche in questo caso la risposta non è scontata. Non è del tutto a basso impatto ambientale poiché non dipende dal tipo di fibre utilizzate. Tuttavia è SOSTENIBILE perché si contrappone alla produzione di massa, quindi ha comunque un minor impatto ambientale e inoltre è ETICA perché non sfrutta la manodopera a basso costo.

“Slow Fashion è SOSTENIBILE anche dal punto di vista della materia prima se il produttore dei nostri abiti è un’azienda/artigiano che ricorre a tessuti di ricupero da collezioni passate o di esubero da altri produttori.

SLOW FASHION è ARTIGIANALE?

Si, specialmente se realizza capi su ordinazione e/o confezionati con particolare attenzione per durare nel tempo. La relazione con un sarto, consente di poter ricorrere allo lui per eventuali modifiche, aggiustamenti o trasformazioni. Lo scopo è evitare l’usa e getta tipico del fast fashion.

PERCHE’ TUTTO QUESTO E’ IMPORTANTE?

I capi artigianali, soprattutto se locali, sono importanti sia per l’ambiente che per il contesto sociale. 

Crediamo sia arrivato il momento di scegliere consapevolmente.

SLOW FASHION è ARTIGIANALE?

Si, specialmente se realizza capi su ordinazione e/o confezionati con particolare attenzione per durare nel tempo. La relazione con un sarto, consente di poter ricorrere allo lui per eventuali modifiche, aggiustamenti o trasformazioni. Lo scopo è evitare l’usa e getta tipico del fast fashion.

PERCHE’ TUTTO QUESTO E’ IMPORTANTE?

I capi artigianali, soprattutto se locali, sono importanti sia per l’ambiente che per il contesto sociale. 

Crediamo sia arrivato il momento di scegliere consapevolmente.

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